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http://farm4.static.flickr.com/3044/2901716273_307867e17c.jpg?v=0Tutto comincia quando, su Tv Parma, in una intervista, viene inquadrata la statua in bronzo del Matt Sicuri, situata in Piazza della Macina, realizzata dallo scultore Maurizio Zaccardi. Su questo personaggio Parma ha conosciuto almeno due libri: il nostro amico Enzo Sicuri e Il testamento di Sicuri di Tiziano Marcheselli. Io ho pensato, non conoscendo ancora l'argomento, "ma che bella statua, molto simpatica" perché onestamente non l'avevo mai vista. Questo monumento l'ho guardato molto volentieri perché mio padre, che da giovane abitava in città, mi ha sempre nominato il matt sicuri, spesso sotto forma di battuta. E vederlo lì, in piazza, mi ha fatto molto piacere. Ma subito dopo, ascoltando l’assessore alla Cultura Luca Sommi, sono rimasta attonita, perché la statua è stata valutata da un'apposita Commissione come una scultura "fatta male", "un'opera d'arte senza valore", degna quindi solo di essere spostata sulla tomba del matt sicuri al cimitero Villetta. Perché?! L'Amministrazione risponde che siccome a Parigi (notate il paragone...) c'è un cimitero con statue di personaggi importanti (Morrison, Wilde, etc etc.) e anche Parma avrà il suo personaggio importante con la sua statua (...ecco. Sono questi modi di ragionare che io trovo a dir poco preoccupanti. Imitare Parigi... Ma chissenefrega dei francesi! Credete che loro imiterebbero solo un'unghia di quello che non è francese?!)


Quindi, ricapitolando, i ricordi, le tradizioni di una città, devono avere per forza un valore monetario. Tutto quello che non è di valore lo mettiamo da parte.


Questo discorso, di buttare il vecchio, anche quello che funziona o non dà nessun fastidio, per rifare daccapo tutto quanto e spendere soldi in opere che nessuno vuole o apprezza - tranne forse l'Amministrazione Comunale che si mette "un valore in casa" e si può far bella al TG inaugurandola con il critico d'arte Sgarbi - è stato trattato da Fazio in una intervista allo scrittore Roberto Peregalli in data 23 gennaio.




In particolare, ascoltando i TG di Parma oramai non si sentono altro che queste parole: ECCELLENZA e PARMA EUROPA. Come se tutto quello che c'era prima non andasse bene. La negazione di quello che siamo ora, slanciandoci verso il futuro e cercando di raggiungere.. cosa? In questo modo sicuramente la spersonalizzazione della nostra società e delle nostre tradizioni.


Di seguito riporto alcuni commenti fatti sullo spostamento della statua. L'articolo completo lo trovate qui
. Metto anche qualche foto della statua, per quelli che non avranno tempo di recarsi al cimitero..!


v-v scrive:
11 gennaio 2010 alle 20:14
io, troppo giovane per averlo conosciuto, so della sua esistenza grazie a quella statua. non sarà un eroe certo, ma è parte della storia di questa piccola città che vuole fare la grande e pavoneggiarsi facendo dimenticare la propria storia che non è fatta solo di giuseppe verdi e maria luigia!!! stanca di questi politici dalla visione così ristretta.
io, troppo giovane per averlo conosciuto, so della sua esistenza grazie a quella statua. non sarà un eroe certo, ma è parte della storia di questa piccola città che vuole fare la grande e pavoneggiarsi facendo dimenticare la propria storia che non è fatta solo di giuseppe verdi e maria luigia!!! stanca di questi politici dalla visione così ristretta.


navolta scrive:
11 gennaio 2010 alle 18:31
Purtroppo sono abbastanza vecchio per ricordare bene chi era il “Mat” Sicuri.
Sono cresciuto vedendolo girare fiero della propria “eleganza” fatta di giornali e fogli di plastica.
Fra gli anni 70/80, poi, lavoravo proprio vicinissimo a Piazzale della Macina ed avevo spesso occasione di fermarmi a far due chiacchiere con lui.
Era piacevolissimo ascoltarlo e vi garantisco che era molto più istruito ed intelligente di tanti di coloro che oggi vorrebbero sfrattarlo da quella che era “casa sua”.
Certo, non aveva la puzza sotto il naso come questi signori…che vogliono costruire una città da mostrare e non da vivere…che pensano ai soldi e se ne fregano delle radici storiche di questa città, città che era certamente molto più bella e vivibile con i Mat Sicuri, con i Mat Gabi…e con i Cilien, ma questa è altra storia…


Ippotommaso scrive:
10 gennaio 2010 alle 22:28
Eh no Guido: “spajot!” va detto a te che non vedi quello che hai sotto al tuo naso e credi a scemenze come “la commissione estetica”.
Qui c’è, da tempo, una giunta che vuole trasformare Parma da una città di provincia che una volta era ORGOGLIOSA delle sue origini, in una specie di Milano-da-bere fatta di cemento e aperitivi quasi che ci si debba vergognare di quelle che sono state le sue figure ed i suoi aspetti più caratteristici.
Cancellano i borghi per creare nuove “location”, eliminano i monumenti che raccontano la città e mettono bar e movide che fanno la assomigliare ad una di quelle megalopoli senza cuore, senza memoria e vuote dove conta solo APPARIRE col vestito firmato e con la macchinona potente.
Di cuore Guido: spajot! Perché tu, come molti altri, lasci che Parma venga snaturata in nome di una facciata pseudo-contemporanea che non sa di niente e non produce nulla.


Ippotommaso scrive:
10 gennaio 2010 alle 14:26
Bravo Sommi, nasconda, perché questo è il termine giusto, alla vista dei cittadini un personaggio fuori dai canoni tradizioni, uno sopra alle righe che è stato simbolo della parmigianità e della città che le piaccia o no.
Metta invece dei bei tavolini, due stufe per riscaldare i parmini della movida e magari un dehor che così i fighettini non prendono freddo mentre parlano della Parma del futuro fatta di cemento e lustrini: questa sì che è vera cul tura.


Alle scrive:
10 gennaio 2010 alle 12:51
Per una volta che abbiamo una statua un po’ simpatica e originale a Parma la vogliono mettere al cimitero? Io vedo spesso bambini e turisti fare foto con accanto la statua di Mat Sicuri, cosa dovranno fare in futuro? Andare alla Villetta? Un amministrazione che già manca di coraggio, che dice e poi non fa, ora manca anche di gusto?


ferraguti giovanni scrive:
9 gennaio 2010 alle 19:38
Ma era proprio il signor nessuno un clochard che leggeva “La Gerusalemme Liberata”? questo era il matt Sicuri, certamente da ricordare nel suo borgo, non alla Villetta.Grazie
Giovanni Ferraguti (della Rivisteria Ferraguti)


Nicola Valenti scrive:
9 gennaio 2010 alle 16:11
Ha ragione Achille, il ricordo di Sicuri meriterebbe più rispetto. Io Sicuri non l’ho conosciuto, ma questo accanimento verso tutti i posti dell’anima di parma mi sembra folle e controproducente: non porta benessere, ma solo angoscia ed estraneità verso questi luoghi ‘nuovi’ nati non integrandosi ma imponendosi con la forza. La storia, le atmosfere, le risate delle persone che vivono o hanno vissuto nelle piazze e nelle strade di questa fantastica città sono cose da tutelare con cura. Non sta rimanendo molto della Parma ‘città a dimensione umana’ che molti hanno amato e ancora ricordano.


janeyre scrive:
9 gennaio 2010 alle 12:18
Anch’io, che non ho conosciuto Sicuri di persona, sono affezionata al bel ricordo di piazza della Macina. E così i miei figli piccoli, che si fanno raccontare dal babbo parmigiano i suoi ricordi da bambino. Anche questo è un modo per fare di una città una comunità. Esistono monumenti simili, per estetica e collocazione (a volte anche meno belli e meno legati alla memoria cittadina) in tante altre città europee. Perchè annullare tutto questo?
Anche un caffè al tavolino del bar non è più piacevole in un contesto più caratterizzato e “caldo” come quello attuale? … e poi, devono essere sempre queste esigenze un po’ meschine a prevalere?

Tag(s) : #URBANISTICA
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